...un deserto che conosco...
cantava l' Equipe84 un po' di anni fa.
Avrebbe potuto essere la colonna sonora della giornata di Domenica, giornata di stop al traffico in citta' e nei paesi limitrofi, a dir la verita', per quanto ci e' parso, e' stata una giornata di mezzo-stop visto che diverse auto potevano tranquillamente circolare.
E cosi' ne abbiamo approfittato, dopo tre o quattro visite in altrettanti negozi di biciclette e mountainbike abbiamo provveduto all'acquisto di quel mezzo che mancava alla nostra collezione ormai da parecchi anni, il predecessore era stato dato in prestito al fratello e risultato poi "disperso" in zona Stanga durante una giornata lavorativa.
(proposta: perche' non dotare le bici di una piccolissima carica esplosiva posta sotto al sellino, da innescare solo al momento in cui si parcheggia, l'aspirante ladro si ricorderebbe di noi almeno tre o quattro volte al giorno!)
Comunque, una giornata molto bella, diversi i chilometri percorsi e alla fine solo un piccolo fastidio alla parte del corpo che era a contatto col mezzo, e non sto parlando delle mani, bella la cornice di Prato della Valle pieno di visitatori, chi tra gli stand in piazza, chi seduto sull'erba all'interno dell'isola Memmia, chi in piedi sotto al caldo sole con l'immancabile cornetto.
Peccato che la massa tuttonera non abbia raccolto l'invito, sara' per un'altra volta.
Una cosa ci ha colpito e non ce l'aspettavamo... non e' cosi' facile biciclettare le vie cittadine!
Non tanto per le auto, quelle hanno le loro corsie e ci sfiorano solamente, occhio pero' agli incroci, ma sono "i nostri simili" a crearci i maggiori problemi...
Se capiti dietro alla famiglia in salita sul cavalcavia puoi tranquillamente goderti tuuuutto il panorama, il sorpasso e' pressoche' impossibile visto l'andirivieni di biciclette, almeno ieri, e questo e' ammissibile... ma se percorri qualche curva cieca, se almeno ogni due secondi non ti guardi le spalle, puoi imbatterti nei "professionisti", ti arrivano a razzo da dietro superandoti a pochi millimetri e a folle velocita' o tagliano le suddette curve cieche e te li trovi davanti a pochi centimetri e pensi:
"E ora che faccio? E che fara' lui? Mi butto a destra o a sinistra?"
Un po' l'enigma che ci troveremo ad affrontare tra qualche settimana, sempre con la stessa paura che tra il cinquanta per cento giusto e il cinquanta sbagliato ci capiti cio' che non vorremmo.
E finiamo con una nota di tristezza, ieri ci e' caduto un mito...
Ci raccontavano dei loro tour in bici, dei tanti chilometri percorsi, delle citta' toccate, della preparazione sulle strade della periferia, del carico sulle bici, del prossimo viaggio, e poi?
Domenica ecologica a Padova e loro si fanno beccare in Golf in zona Sacra Famiglia...
Eh no... qui si predica bene ma si razzola male...
E se pensiamo che questo potrebbe essere un contro slogan elettorale che calzerebbe a pennello per ogni schieramento e a questo uniamo il fatto che Lui vorrebbe candidarsi in una lista di Mestrino...
Devi ancora scendere in campo... ma mi sa che sei gia' stato trombato... Uomo Ragno!
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